NO AL BULLISMO
Io me ne frego! è una storia che narra l’amicizia di due ragazzi che si conoscono
fin dall’infanzia: il racconto svela un rapporto che nel tempo diventa oppressione
di uno nei confronti dell’altro. Biglia, questo è il soprannome del più debole, si
rende conto dei cambiamenti dell’amico, traviato da cattive compagnie, ma
non vuole e non riesce a rompere il legame che li unisce, accettando dunque
angherie e vessazioni. Allo stesso tempo l’altro procede inesorabile verso un
tragico abbrutimento che lo porterà a non riconoscere più il confine fra il lecito e
l’illecito. L’amicizia, che all’inizio era caratterizzata da una spensierata leggerezza,
si incrina diventando una continua prevaricazione: le parole facili che scorrevano
fra i due ragazzi diventano macigni e tutto sembra precipitare. Ma ad un certo
punto Biglia, il sottomesso, trova il coraggio di dire no, di ribellarsi, rompendo il
silenzio e ostacolando le malefatte del suo persecutore.
Arianna Genesio
Chiara Palladino
Maria Grazia Russo
Sara Commodaro
- Denunciare i bulli quando ti minacciano
- Se vedi una persona con aria aggressiva vai da qualcuno di cui ti fidi
- Appena vedi un bullo troppo violento scappa!
- Cercare di rispondere quando ti trovi un bullo davanti
- Dire al bullo che sta facendo una cosa sbagliata
Cyberbullismo:
- Se vedi un video di bullismo informa la polizia
- Non scrivere sui social network per dire prepotenze su qualcuno.
- Non parlare di cose private ai tuoi amici in rete
- Stai attento con chi parli in rete
- Se trovi qualcuno che ti minaccia attraverso la rete avverti un genitore
Michele, Federico e Simone
COS'E' IL BULLISMO?
1) picchiare i più deboli senza motivo
2) insultare pesantemente e continuamente la vittima per ferirla psicologicamente
3) diffondere false notizie riguardanti la vittima attraverso i social network
4) incutere paura con messaggi intimidatori
5) escludere una persona da un gruppo on-line
COME NON ESSERE UN BULLO?
1) non picchiare i più deboli inutilmente
2) non minacciare e ricattare
3) non mettere sui social network foto personali della vittima
4) non insultare tramite sms, chat
5) non agire in gruppo isolando la vittima
Alessandro, Davide, Luca