laboratorio bullismo

relazioni

 

 

Gruppo: Maria Grazia, Alessandro, Alice, Diana e Federico

 

 

 

Quest’anno avevamo deciso che avremmo continuato il progetto del bullismo, iniziato l'anno scorso dopo lo spettacolo "io me ne frego", per fare capire ai bambini, ragazzi e adulti che cos’è questa forma di violenza.

 

 

 

Per progettarlo ed elaborarlo, bisognava essere divisi in gruppi, ma non solo perché si lavorava meglio, ma anche perché dovevamo imparare a collaborare tutti insieme.

 

Avevamo due mesi di tempo, dedicati solo a questo argomento; i gruppi erano stati scelti dalla prof, e per ogni gruppo, doveva esserci un capo/dirigente: io ero uno di quelli, ed ero nel gruppo insieme ad Alice, Federico, Diana ed Alessandro.

 

Le opzioni di scelta erano due: fare un video (tipo telegiornale), o un giornale.

 

Il mio gruppo ed io, avevamo deciso che avremmo fatto un giornale, tuttavia tutti avrebbero fatto il video/telegiornale, perciò abbiamo voluta cambiare.

 

Eravamo partiti con l’idea di fare un giornale con moltissimi schemi, immagini e parole chiavi; l’argomento principale era solo il bullismo, perciò tutti i tipi di bullismo (cyberbullismo, attivo, passivo, sui disabili…), ma senza fermarci su un argomento specifico dei vari tipi di esso.

 

 

 

Io, Federico e Alice, avevamo iniziato a cercare la storia del bullismo, da quando è partito, chi la scoperto e cose varie, mentre Diana e Alessandro si occupavano di scrivere una storia o un fatto accaduto sul bullismo. Avevamo un sacco di idee, troppe, ma alla fine siamo riuscito a fare un po’ di tutto.

 

Non avevamo ben chiara l’idea di come fosse fatto un vero e proprio giornale, così io e Federico ci siamo messi a cercare la struttura e come organizzare i vari articoli.

 

Nel frattempo Alice cercava immagini e cose in più da produrre insieme a Diana, mentre Alessandro continua con la storia.

 

Finito il giornale ci mancavano i grafici e le varie cose, di cui se ne occupava Diana e Alice, Federico e Alessandro controllavano le ultime cose, e nel frattempo io cercavo un video, per sintetizzare tutto.

 

Gli ultimi ritocchi il giorno prima della consegna, gli ho dati io e in seguito, ho caricato il lavoro su Dropbox (il nostro sito dove ci scambiavamo informazioni), cosicché tutti potessero averlo e studiarselo per il giorno seguente. 

 

 

 

All’inizio c’è la siamo presa con calma, e non avevamo calcolato per bene i tempi, perciò non ci aspettavamo che alla fine ci fossero conseguenze negative.

 

Non ci incontravamo mai, e non davamo molta attenzione all’argomento. Pensavamo che c’è l’avremmo cavata, ma non fu così.

 

A metà del lavoro, (fine del primo mese), ci arrivò la notizia che la giornata aperta di Natale era stata annullata... una settimana dopo il gruppo di Luca aveva già finito il lavoro, era ottimo, mentre noi eravamo ancora in alto mare….

 

Una settimana prima della consegna mi accorsi che eravamo davvero in crisi. Nonostante tutto il lavoro ci mancavano ancora grafici e più documenti, ed era uscita un'altra idea, quella di mettere un video per fare capire “visivamente”, che cos’è il bullismo.

 

Negli ultimi giorni eravamo andati in confusione ed eravamo preoccupatissimi per quello che ne sarebbe uscito fuori!

 

Avevamo già visto alcuni lavori, erano molto belli e ognuno parlava di una cosa diversa, ma la nostra preoccupazione, era quella di "essere all'altezza".

 

Così siamo andati nel panico, ma il giorno della consegna eravamo prontissimi, preparatissimi e attentissimi, perciò nulla sarebbe dovuto andare storto, e poi tutti avevano lavorato alla fine; abbiamo fatto bella figura e il prodotto/frutto era venuto bene e con ottimi risultati secondo il parere del mio gruppo.

 

Lavorare in gruppo non è male, è divertente. C'è la siamo cavata.

 

 

 

 

 

Gruppo: Alessia, Luca, Karina e Simone

 

 

 

L'anno scorso abbiamo avviato un laboratorio sul bullismo dove dedicavamo un'ora a settimana a scuola e siccome non abbiamo avuto il tempo di finirlo, l'abbiamo finito quest'anno più o meno verso la fine di novembre; la classe si è divisa in cinque gruppi per realizzare un Tg, un giornale o un cartellone per combattere il bullismo nelle scuole.

 

Tutto è iniziato quando siamo andati a Milano a vedere uno spettacolo proprio sul tema del bullismo, intitolato: “IO ME NE FREGO”.

 

In questa ora di laboratorio abbiamo cominciato a discutere sullo spettacolo e su questo argomento molto importante,così la prof. ci divise in gruppi e cominciammo a elaborare dei decaloghi che poi dovevano essere presentati su una presentazione Power Point.   

 

Però l'anno scorso non ce l'abbiamo fatta a finire tutto il lavoro programmato così quest'anno la prof. ha deciso di riprendere Il mio gruppo era composto da Alessia Piccablotto, Luca Fucci che era il capogruppo, Simone De Grandi e Karina Dagnelli; All'inizio siamo partiti“in quarta”,scegliendo di fare un telegiornale per tutti i gradi d’istruzione e per realizzarlo non abbiamo usato ne parole troppo facili ne troppo difficili, subito il sabato dopo ci incontrammo. 

 

Prima di iniziare abbiamo costruito una tabella con scritte le cose da fare ogni settimana. Abbiamo iniziato a fare delle ricerche sul bullismo e quando avevamo finito abbiamo steso il copione ed assegnare i ruoli nel filmato.

 

Il lunedì successivo però, la prof ci propose di cambiare, visto che già due gruppi facevano il telegiornale, dovevamo prendere spunto da Striscia la Notizia e farlo simile parlando del bullismo.

 

Noi non potevamo rifiutare, così un po' dispiaciuti perchè dovevamo in pratica rifare tutto il copione, capimmo che dovevamo tirarci su le maniche e fare ciò che ci avevano chiesto come se non fosse successo niente.

 

L’assegnazione dei ruoli non è stata particolarmente difficile: io e Luca eravamo i presentatori mentre Karina prima ha fatto una ragazza che aveva subito atti di bullismo e poi la giornalista, mentre Simone prima ha fatto il giornalista e poi il bullo che maltrattava ragazzi più deboli. La stesura del copione è stata un po’ complicata, perché se doveva assomigliare a  Striscia la notizia dovevamo alternare momenti ironici a quelli seri e non è stato facile ma poi ci siamo riusciti ed è venuto bene!

 

Dopo che abbiamo finito il copione e sistemato le frasi molte volte abbiamo iniziato le riprese è stata la parte più divertente, perché molte volte non ci venivano le battute allora ridevamo; tutti almeno una volta abbiamo sbagliato! Abbiamo girato a casa di Alessia e lei ha prestato i vestiti per travestirsi a Simone e a Karina, avremmo rifatto le scene almeno cento volte ma poi quando abbiamo finito è venuto un filmato veramente bello! 

 

Per far capire meglio a chi vedeva il filmato che cos’era il bullismo e come poteva essere crudele sulle persone più deboli abbiamo cercato un filmato che secondo noi poteva centrare con le cose che sono state dette e che rappresentava bene l’idea del bullo.

 

Il titolo del nostro video era Striscia il Bullismo; abbiamo corso anche un bel rischio facendo un filmato di questo tipo perché potevamo rischiare di farlo troppo ironico e non centrare bene l’argomento, ma invece è venuto bene. Le parti ironiche erano ben costruite e messe al posto giusto e  le ricerche erano anch’esse centrate nell’argomento. 

 

Il nostro punto di forza è stata la frase che abbiamo messo di conclusione e il lavoro di squadra e punti di debolezza secondo noi non c’erano forse solo quando Simone, che faceva il bullo, era scappato giù dalle scale e Karina, che faceva la giornalista, l’ha rincorso e il dialogo tra i due non si capiva molto ma per il resto niente.

 

Abbiamo lavorato molto bene, abbiamo rispettato i tempi della nostra tabella di marcia e abbiamo lavorato sempre in gruppo; le decisioni che sono state prese le abbiamo commentate e discusse insieme ascoltando le idee di tutti e la maggior parte delle volte le abbiamo anche prese in considerazione.

 

Infine siamo riusciti a presentare il nostro lavoro in tempo e siamo stati soddisfatti del contenuto!!

 

Quando fu il momento di presentarlo alla classe, la tensione era altissima e speravamo che fosse piaciuto al resto della classe ma soprattutto alla prof perché alla fine era lei che doveva valutarlo.

 

 

 

Alla fine del video tutti applaudirono e già questo era il primo segno che era andata bene, poi quando la prof chiese ai nostri compagni di dare delle impressioni, ci dissero quasi tutte cose positive e pure lei sembrava molto entusiasta del prodotto perché eravamo stati molto fiscali nei tempi e sviluppammo un bel lavoro così dopo averci fatto i complimenti ci diede un voto che per noi era giustissimo... un bel 9!!!

 

 

 

 

 

Gruppo:  Filippo Yuri, Sara Co, chiara

 

Lo scorso anno la mia classe 1^c ora 2^c con la Prof.Spanu ha iniziato un lavoro sul bullismo per contrastare questo fenomeno molto diffuso tra i ragazzi. allora abbiamo iniziato un progetto che consisteva nel dividerci in gruppi scelti da noi e formare dei decaloghi contro il bullismo e il cyberbullismo da esporre poi alla fine dell'anno ai genitori. inoltre abbiamo anche partecipato a uno spettacolo teatrale intitolato "io me ne frego" in cui un legame di amicizia tra due ragazzi è stato spezzato dall'arrivo di un nuovo compagno che era un po' trasgressivo e indusse uno dei due a mettersi uno contro l'altro e così uno iniziò a commettere atti di bullismo verso l'altro ma la storia fu risolta quando uno dei due amici disse tutto alla propria famiglia e così sistemarono le cose. La storia si concluse vedendo i due amici di nuovo insieme ma stavolta uno nei panni dell'avvocato difensore dell'altro il quale aveva commesso molti reati. Quest'anno invece abbiamo fatto un laboratorio sempre sul bullismo che però ci ha portato su una strada più impegnativa cioè quella di produrre un Tg,un giornale o una pubblicità per far riflettere gli altri su questo tema. Il nostro gruppo di lavoro era composto da Filippo,Yuri,Sara Co e Chiara e abbiamo deciso di fare un telegiornale per i ragazzi delle medie intitolato "Tg bu bulli". Il prodotto doveva essere consegnato entro la fine di novembre. Noi per realizzare il tg ci incontravamo ogni lunedì a scuola e il giovedì a casa mia. All'inizio abbiamo realizzato i copioni documentandoci su internet o con notizie e documenti già realizzati in precedenza; poi ci siamo messi al lavoro cercando foto e video per realizzare il filmato. In seguito abbiamo realizzato il filmato iniziale in due settimane. Poi ci siamo ritrovati per realizzare le interviste e alla fine abbiamo raccolto tutto il materiale fatto e lo abbiamo riunito formando il tg. Ci siamo riusciti e abbiamo avuto alcuni punti di forza, cioè l' indagine sul bullismo delle nostre seconde , la ricerca di immagini e il montaggio del video, e altri di debolezza, cioè l' organizzazione e il poco tempo disponibile dopo scuola. Abbiamo rispettato i tempi e per noi è venuto anche un buon contenuto.

 

 

 

Gruppo: Elisa, Francesca, Giuseppe e Michele

 


Dall’inizio dell’anno fino agli ultimi giorni di novembre la mia classe 2c ha avviato un laboratorio che tratta l’argomento bullismo. Lo scopo era quello di capire il bullismo, sempre più diffuso
nella scuole, e di comunicare la nostra opinione sull’argomento. In realtà questo lavoro lo abbiamo avviato l’anno scorso quando la scuola ha organizzato un progetto che ha permesso a noi ragazzi di
vedere lo spettacolo: “ io me ne frego” trattante l’argomento bullismo su cui abbiamo discusso e poco dopo ci siamo divisi in gruppi e abbiamo fatto dei decaloghi su cui scrivevamo delle regole da
seguire per fermare il bullismo. Inizialmente il progetto era quello di riunire il lavoro dei gruppi per formare un unico lavoro ma non c’è stato abbastanza tempo. Quest’anno abbiamo continuato il
lavoro dividendoci in altri gruppi scelti dalla professoressa: il gruppo era composto da : Elisa Amadori, Michele Cavicchioli, Giuseppe di Lauro e Francesca, cioè il capo-gruppo scelto dalla
professoressa. Dopo aver scelto i gruppi ci siamo riuniti e abbiamo scelto cosa fare, le opzioni erano un TG o un giornale ma noi volevamo essere più originali allora avevamo deciso di fare una
pubblicità simile alla media-friends ma si sarebbe chiamata anti-bullo-friends. Avevamo deciso di fare un filmato prodotto da noi e non aggiungendo altri filmati, per far capire davvero ai ragazzi
della nostra età il fenomeno del bullismo; Giuseppe aveva un’applicazione ideale e ci affidammo a lui.
Inizialmente abbiamo diviso il lavoro: Giuseppe come produttore dei video, Francesca come regista, Elisa e Michele come sceneggiatori, ma eravamo tutti attori. Iniziammo girando la prima scena,ovvero
fare vedere il luogo: la scuola. La seconda scena consisteva nel mostrare un bullo,ovvero Michele, che frugava nella cartella di una compagna e far vedere che usciva un pugno. Successivamente
dovevamo far vedere che combinava qualcosa sotto occhio di qualcuno, elisa era la vittima e la persona che vedeva era un nostro compagno di classe, Filippo, che aveva il ruolo di comparsa. La vittima
doveva confidarsi con qualcuno, con una psicologa, interpretata da Francesca.Confidatasi, la psicologa diede queste regole al bullo:
1.Non usare la tua forza per fare del male, ma per aiutare gli altri.
2.Non credere alla legge del più forte ma alla legge dell'amicizia
3.inoltre non fare tutto questo per sentirti il più forte , tu così sei il più debole.
la scena seguente faceva vedere che il bullo non era più bullo ma amico della vittima. Così si combatte il bullismo , questo volevamo far capire.
Solo alla fine capimmo davvero che il nostro lavoro era stato inutile:non si poteva esportare! Così decidemmo di rifarlo tutto con
un? app che aveva Elisa sul cellulare.
La prima scena consisteva nel presentare il nostro notiziario chiamato notiziario “noti-bullo”, e dire che cosa trattavamo ovvero il bullismo.
Successiva fu l'intervista alla psicologa , sempre Francesca , che spiegava cos'era il bullismo: un fattore di superiorità che è causato da problemi familiari o di altro tipo.
Poi Giuseppe che faceva atti di bullismo su Michele e infine Michele e Giuseppe che diventano veramente amici.
In seguito l’abbiamo montato e poi esportato. Rifacemmo tutto in una settimana uscì anche un bel lavoro.
I punti di forza sono stati il copione, la tecnologia evoluta.
I punti di debolezza sono stati la scarsa collaborazione e il fatto che quando l'abbiamo esposto in classe l'audio non era molto alto,era scarso.
Il nostro gruppo ha lavorato molto bene e siamo fieri del prodotto finale, ma abbiamo sbagliato a rifare tutto il lavoro e modificarlo in una sola settimana!

 

 

 

 

 

Gruppo: Sara Lu, Arianna, Davide e Beatrice

 

Quest’anno a scuola , abbiamo deciso di avviare un laboratorio per realizzare un filmato o un giornale che spiegasse ai bambini, ragazzi o adulti cos’è il bullismo. Il lavoro e iniziato l’anno scorso quando, con la scuola, abbiamo visto uno spettacolo teatrale che si intitolava :”Io me ne frego” e abbiamo fatto un dibattito su questo spettacolo, successivamente abbiamo realizzato un power point contro il bullismo solo che non siamo riusciti a finire il lavoro perché avevamo troppo poco tempo.

 

Quest’anno, verso l’inizio della scuola, la prof di Italiano ci ha proposto questa idea e ci ha diviso in gruppi nominando un capo-gruppo, il nostro  gruppo era composto da Arianna Genesio, Davide Radice e Beatrice Marvulli, e Sara Luraschi che era il capo-gruppo. Il nostro gruppo ha deciso di realizzare un Tg rivolto ai bambini delle elementari che abbiamo intitolato tgC.

 

Il metodo utilizzato è  stato quello di lavorare tutti insieme,ci siamo divisi i compiti e alcune cose le abbiamo fatte a casa per conto proprio, poi lavoravamo a scuola il Lunedì pomeriggio e in più ci siamo incontrati fuori da scuola e in questo modo siamo riusciti a finire verso la fine di novembre.

 

Per prima cosa abbiamo fatto un una “tabella di marcia” nella quale scrivevamo le cose da fare settimana per settimana e ci aiutava ad organizzarci meglio. All’inizio abbiamo fatto  delle ricerche, su alcuni siti consigliati dalla prof, capire chi era il bullo ,cosa faceva e chi erano le sue vittime. Il power point che abbiamo realizzato l’anno scorso ci è stato molto utile perché molte informazioni le abbiamo ricavate da quel documento. Abbiamo quindi poi realizzato il copione e deciso i ruoli cioè la conduttrice era Arianna i giornalisti che intervistavano erano Davide e Arianna mentre Sara e Beatrice erano le intervistate. Dopo aver reso le frasi più semplici,abbiamo cominciato le riprese la parte più impegnativa perché richiedeva impegno e studio a casa. Dopo averci riprovato infinite volte siamo riusciti a finire. Infine abbiamo cercato un video che spiegasse meglio cosa era il bullismo ed era anche più piacevole da guardare. Per ultima cosa abbiamo inserito il backstage cioè un filmato dove inserivamo le riprese in cui abbiamo fatto degli errori che era molto divertente.

 

 Noi abbiamo siamo riusciti a raggiungere gli obbiettivi che ci eravamo proposti, il nostro punto di forza è stato il video che era molto significativo e faceva capire benissimo a chi lo guardava cosa è il bullismo e quali sono le conseguenze, con il backstage. Il nostro punto di debolezza era il linguaggio utilizzato che non era abbastanza adatto alla situazione e questo ha influito sul voto finale e ne siamo responsabili, perché in effetti perché abbiamo usato termini un po’ complessi per i bambini delle elementari. Noi non siamo riusciti a finire entro Dicembre perché oltre il Lunedì a scuola non riuscivamo ad incontrarci durante la settimana perché eravamo tutti pieni di impegni!

 

Il nostro gruppo è riuscito a lavorare benissimo insieme perché siamo sempre andati d’accordo, anche se avevamo molte idee siamo riusciti ad accontentare tutti, inoltre tutti hanno fatto il loro compito e nessuno si è mai lamentato. Ci sono stati alcuni momenti in cui ci siamo un po’persi e non lavoravamo tanto bene, ma fortunatamente ci siamo ripresi e abbiamo continuato a lavorare con impegno e quindi siamo riusciti a finire il lavoro e a presentare il filmato alla classe anche se con un po’ di ritardo.